Da domani, primo gennaio, sarà possibile fare domanda per l'assegno unico e universale per i figli a carico, anche senza la presentazione dell’Isee.

Il sostegno verrà erogato a partire dal primo marzo 2022, in coincidenza con il venir meno dell'assegno erogato dai Comuni ai nuclei familiari numerosi e l'applicazione in busta paga delle detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni di età.

L'assegno unico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico sia di quello privato), autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.

La domanda, che potrà essere presentata in modalità telematica all’Inps o presso gli istituti di patronato, avrà valore annuale.

Con l'entrata in vigore della misura scompariranno quasi tutti i bonus a favore della natalità, a eccezione di quello per gli asili nido.

Quest’ultima agevolazione permette ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino ai tre anni di età, di sostenere le spese per l’asilo nido, o per l’assistenza domiciliare, nel caso in cui il minore sia affetto da patologie che non gli permettono la frequenza.

In particolare, verranno abrogati: il premio alla nascita o all'adozione (bonus mamma domani); l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfani; l'assegno di natalità (il cosiddetto Bonus bebè); le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. 

(Unioneonline/F)

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