C’è anche il Distretto Rurale della Barbagia, il primo nato in Sardegna, tra i 28 soci fondatori che hanno creato a Roma l'associazione "Consulta dei Distretti del Cibo", eleggendo il siciliano Angelo Barone (Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete) come presidente.

L’obiettivo del nuovo organismo è quello di "permettere ai territori e alle loro tante espressioni tradizionali culturali e turistiche di fare rete, amplificando in tal modo le ricadute dei progetti e dei finanziamenti messi a disposizione dalle diverse misure del ministero delle Politiche agricole e dalle politiche del Governo e della Ue, come sottolineato dagli stessi rappresentanti del governo".

"Per il Distretto della Barbagia si tratta dell'opportunità di dare continuità al proprio progetto distrettuale - ha dichiarato il presidente del Distretto barbaricino Efisio Arbau - e della certificazione di aver intrapreso per tempo la strada giusta per consentire al territorio di cogliere le grandi opportunità finanziarie e progettuale che sul tema l'Unione europea e lo Stato stanno mettendo in campo".

"I contratti di filiera e i distretti del cibo sono stati finanziati con risorse aggiuntive in legge di bilancio - ha spiegato il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli - in modo da valorizzare questo strumento di prossimità che consente ai sistemi produttivi agroalimentari italiani di adempiere a quello sforzo di sostenibilità cui l'agricoltura è chiamata in questa fase così complessa per il nostro pianeta. Anche il Piano Strategico Nazionale della nuova Pac dovrà essere il risultato di scelte importanti fatte dagli attori del sistema agroalimentare che segue la direzione della strada già individuata dai distretti del cibo".

Ci saranno dunque nuove opportunità finanziarie e progettuali per i distretti sardi, come ribadito dal viceministro Gian Marco Centinaio, che ha sottolineato come "i distretti del cibo siano una realtà importante del nostro Paese, che ha un duplice scopo: quello di valorizzare i territori e l'agroalimentare italiano. Due elementi che devono procedere insieme. L'obiettivo su cui dobbiamo lavorare è quello di abbinare sempre di più il territorio al cibo, così da valorizzare anche le aree interne perché dietro a un prodotto ci sono anche una storia e una cultura che dobbiamo saper raccontare".

Prossimamente, su iniziativa del Distretto Rurale della Barbagia verrà convocata una riunione con gli altri tre distretti dell’Isola e i partenariati che stanno promuovendo la costituzione di nuovi distretti del cibo (sono oltre dieci tra rurali, agroalimentari di qualità, pesca e acquacoltura e biologici). 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata