Anche l’Italia ha il suo “cuore di tenebra”. È, infatti, nazione di omicidi passionali e familiari, delitti di avidità e vendetta, fuorilegge, mafie, assassinii politici, misteri e stragi. Ci siamo raccontati, spesso e volentieri, come ‘italiani brava gente’. Ma accanto a un'Italia generosa e solidale, esiste ed è esistita un'Italia feroce, votata a distruggere e a nascondere la polvere sotto il tappeto. Inoltre, l’Italia è nazione dove la cronaca nera l’ha sempre fatta da padrone sui giornali e in televisione e continua a imperare anche suoi nuovi media. Basta guardare il numero di podcast dedicati a crimini e delitti per rendersene conto.

Inutile nascondersi che molti di questi prodotti puntano sul sensazionalismo per ottenere visualizzazioni. Pigiano l’acceleratore sugli effetti macabri, grandguignoleschi, evocano misteri anche quando non ce ne sono.

La giornalista e podcaster Federica Zanni predilige invece l’inchiesta vecchio stampo, anche quando utilizza i moderni strumenti di informazione. Ama indagare con l’acribia di una detective e sollevare dubbi anche quando le verità sembrano acclarate, ma sono, invece, semplicemente di comodo.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Grazie a questo metodo è nato il successo della sue serie di podcast e ha visto la luce il volume Irrisolti (Bompiani, 2025, Euro 19,00, pp. 288, anche e-book) in cui Zanni racconta dieci crimini italiani in cui le vittime non hanno avuto piena giustizia oppure non l’hanno avuta affatto.

"Irrisolti” è, infatti, un viaggio nei misteri più oscuri della cronaca italiana: dieci casi, dieci storie di vittime senza giustizia, dieci enigmi che continuano a interrogarci. Da Giuseppe Pinelli, la diciottesima vittima della strage di piazza Fontana del 1969, alla controversa morte di David Rossi (capo della comunicazione della Banca Monte dei Paschi di Siena nel momento in cui il gruppo bancario toscana era vicino al crack), passando per delitti in cui le vittime sono bambini innocenti e donne dimenticate, ogni capitolo del libro è un’immersione in un’indagine senza risposte. Storie di omissioni, depistaggi e verità mai dette.

Francesca Zanni ci guida nei luoghi del crimine, ricostruendo i dettagli, le relazioni tra i protagonisti noti (e talvolta ignoti) e le inquietanti zone d’ombra. Ognuna delle vittime diventa così una voce spezzata che grazie a queste ricostruzioni torna a farsi sentire, chiedendoci di non dimenticare. Perché accettare l’ingiustizia di ieri è consentirle di ripetersi anche oggi.

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