Ogni epoca ha il suo stile letterario e a farne le spese oggi sarebbe l'autore francese Claude Simon che vinse il Nobel per la letteratura nel 1985. A un suo ammiratore, lo scrittore Serge Volle, è venuto in mente di spedire alcune pagine del romanzo di Simon Le Palace del 1965 a una ventina di editori francesi, fingendo di esserne l'autore.

Risultato? Una penna da Premio Nobel solo 30 anni fa verrebbe oggi bocciata da ben 12 editori, mentre gli altri neppure rispondono al falso autore. E dire che il tema del libro è intrigante e sempre attuale, perché è il racconto dell'esperienza della guerra civile spagnola, vissuto in prima persona da Simon.

Serge Volle ha voluto beffare l'editoria francese, convinto che oggi le pubblicazioni vengano scelte in base a criteri più "commerciali" che letterari in senso stretto, preferendo libri "usa e getta" di sicuro appeal sul grande pubblico ad altri più complessi anche se di maggior spessore.

Ma nel tempo non sono solo cambiati i gusti dei lettori e le regole del mercato editoriale, perché anche la prestigiosa Accademia dei Nobel ha modificato i criteri di assegnazione del premio, scegliendo personaggi senza dubbio meritevoli ma comunque outsider della letteratura come Dario Fo e Bob Dylan, e dimenticandosi - anche quest'anno - di un fuoriclasse come Philip Roth.

Chissà cosa accadrebbe se si ripetesse l'esperimento con gli editori italiani.

(Unioneonline/b.m.)
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