"Intrecci di suoni e armonie, fiati di una memoria millenaria che le launeddas trasformano in musica e poesia". Così Gianfranco Meloni, presidente dell'associazione "Assòtziu Launeddas Sardìnnia", ha presentato l'evento in programma domenica 2 dicembre a Ussaramanna e dedicato allo strumento a canne più antico del mondo. Le launeddas, appunto.

Ricco programma per l'iniziativa "Cuntzertus, i suonatori si raccontano con parole e musica", che inizierà alle 9 con l'apertura de "Sa domu de is launeddas" nei locali di "Casa Zedda".

"Assòtziu Launeddas Sardìnnia è un sodalizio di tutela e promozione nato nel 2016, che riunisce in un progetto comune i suonatori e le associazioni di tutte le zone della Sardegna. Nel corso di un'intera giornata interpreti e costruttori, studiosi e appassionati di launeddas si ritroveranno per argomentare, condividere, promuovere e animare una serie di iniziative di notevole importanza culturale", ha aggiunto Meloni.

Anche i visitatori, per tutta la giornata di domenica, potranno cimentarsi nel suono delle launeddas. Ci sarà poi uno spazio espositivo con un'interessante galleria fotografica e un'accurata raccolta bibliografica, discografica e documentale. Alle 11 la messa solenne nella chiesa di San Quirico accompagnata dalle launeddas, che si esibiranno al termine della celebrazione nel sagrato "Su ball'e missa" con il coinvolgimento attivo dei presenti.

Alle 16.30 la compagnia "Teatro Marmilla" di Ussaramanna proporrà nel centro storico "Sa cantada de is piciocas" e, alle 17, nel salone parrocchiale la narrazione-concerto "Tramas de sonus", viaggio scandito dalla voce di Mattia Murgia e sottolineato dalle melodie delle launeddas dei suonatori riuniti nell'Assòtziu Launeddas Sardìnnia.
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