Ogni anno in Sardegna vengono prodotte quasi 100mila tonnellate di pane grazie al lavoro di 930 aziende.  Più di   tremila gli addetti, con le famiglie sarde che spendono oltre 185 milioni di euro.   A Nuoro in corso la tre giorni (si chiude domenica sera) dell’evento "Il Pane, Respiro del Tempo", un’iniziativa che intende valorizzare uno dei prodotti simbolo della cultura alimentare italiana, espressione autentica di saperi antichi e al tempo stesso campo fertile per sperimentazioni e innovazioni. Organizzata da Confcommercio Nuoro Ogliastra all’interno del progetto Sa Mesa Nostra, finanziato dalla Regione Sardegna Assessorato del Commercio, Turismo e Artigianato.   

La manifestazione offre un’ampia panoramica sulle diverse declinazioni del pane, dai pani rituali legati alle tradizioni locali, ai pani quotidiani, fino alle tipicità regionali che raccontano la storia e l’identità dei territori.  La mostra è stata allestita nei locali di Corso Garibaldi 82, ma nel fine settimana sono in programma anche degustazioni, dibatti e diversi altri eventi. Secondo Confcommercio Nuoro Ogliastra “il settore è in un momento di vitalità concreta, che – pur in un contesto di mercato complesso – dimostra la straordinaria resilienza e capacità di adattamento del comparto, trainato dall’iniziativa e dalla visione degli imprenditori del comparto”. Tra i problemi del settore: costi delle materie prime, abusivismo, burocrazia e carenza di manodopera qualificata.  "Il Pane, Respiro del Tempo" si propone “come un momento di confronto e di valorizzazione di un comparto  strategico, capace di coniugare radicamento territoriale e apertura all’innovazione, grazie all’impegno quotidiano di imprenditori e operatori che sanno interpretare i cambiamenti in atto e trasformarli in opportunità di crescita”.

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