Non solo una delizia per il palato, ma, anche e soprattutto, un prezioso alleato dell'ambiente marino.

Forse in tanti non sanno che le ostriche hanno una funzione cruciale nella purificazione delle acque e nella protezione delle biodiversità. Il ruolo di questi molluschi bivalvi è stato al centro dell'evento "Ostriche custodi del mare", organizzato questa mattina alla cooperativa pescatori di Tortolì nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile.

Una cinquantina di visitatori entusiasti hanno partecipato alle tre sessioni mattutine dimostrative che si sono tenute nella laguna san Giovanni. Oltre duecento ettari di oasi avifaunistica dove si allevano tra le varie specie anche le ostriche. Il tour dimostrativo a cura della vice presidente della cooperativa Donatella Contu che con la sua consueta passione ha illustrato con dimostrazioni pratiche il ruolo di questi eroi del mare. Indossati gli scafandri i partecipanti sono entrati nella laguna e scoperto con i loro occhi il ruolo di questo mollusco nel processo di riciclo nella protezione delle biodiversità.

Le ostriche riescono a filtrare fino a 200 litri di acqua al giorno. Essendo dotate di guscio calcareo, assorbono anidride carbonica e facilitano il processo di ancoraggio dei microrganismi incrementando il ripopolamento dell'ecosistema marino. Ma non solo: è stato mostrato come il guscio da scarto diventi risorsa. Attraverso un macchinario che li tritura si ottiene una miscela sabbiosa ricca di calcio che viene usata come alimento per le piante e per gli uccelli. Un perfetto esempio di economia circolare. Tra i partecipanti un po' da tutta la Sardegna, anche un turista dall'Olanda. Soddisfatta la vice presidente Contu: «Sono felice che sia piaciuto e della partecipazione. Speriamo di replicare al più presto per diffondere questo aspetto sostenibile delle ostriche che in tanti ancora non conoscono».

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