Il processo e la condanna al rogo del sovrano del Carnevale hanno chiuso l'edizione 2020 di Lu Carrasciali timpiesu.

In serata, dopo l'ultima sfilata di carri allegorici e gruppi, è stato celebrato il dibattimento, dall'esito scontato, per Re Giorgio che, come vuole la tradizione, è stato condannato e bruciato in piazza. Nella requisitoria del pubblico ministero tutte le magagne della politica locale e nazionale. Il re della "Sei Giorni" paga per tutti.

Il programma della serata è stato rallentato da un problema alle rete elettrica, per diverse decine di minuti gli organizzatori sono stati costretti a congelare la scaletta.

La giuria presieduta dal sindaco Gianni Addis ha premiato ex aequo tutti gli 11 carri allegorici in concorso, l'unico precedente di un riconoscimento per tutti i concorrenti nel 2015.

Il gruppo I Pagliacci, con l'allegoria "Robin Hood, ruba ai poveri per dare ai ricchi" vince nella categoria delle formazioni estemporanee. Dopo il rogo, applauditissimo spettacolo di fuochi d'artificio.

La festa continua sino all'alba in tutti i locali della cittadina gallurese.
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