Il Museo Organica spalanca le porte con due nuove mostre visitabili fino al 28 settembre: saranno inaugurate oggi, negli spazi della struttura a pochi km da Tempio Pausania, la personale Maps del giovane artista Davide Mariani, a cura di Giannella Demuro per la sezione di Arte contemporanea, e L-ife del regista Tore Manca, curata da Antonello Zanda per la sezione Multimediale.

Mariani è un artista camminatore, il cui “atto del camminare” – cifra estetica che connota la sua ricerca – viene declinato nella forma di mappe, percorsi, frammenti visivi, appunti, performance, installazioni e oggetti personali che trattengono le tracce di viaggi intrapresi in luoghi e paesaggi legati alla sua storia personale, indizi visibili di una relazione con il territorio che è al contempo approfondita intima introspezione. In Maps il 25enne artista campidanese presenta la sua arte esperienziale che non solo stabilisce un rapporto intenso con l’ambiente naturale ma consente all’artista di ripercorrere cammini affettivi, tragitti spesso noti e abituali, e comunque mai estranei, per rivivere e toccare attraverso un confronto fisico immersivo un territorio fortemente introspettivo e autobiografico.

In L-ife, invece, Manca presenta una grande installazione multimediale che, come spiega il curatore Zanda, direttore della Cineteca sarda, «è l’esito di una lunga ricerca dell’artista e filmmaker sassarese, nato dal bisogno di comunicare una tensione creativa e introspettiva che poggia su un’idea esistenziale della natura». Lo sguardo del regista si sofferma su una materia che esiste su un piano invisibile e microscopico, cogliendo nodi, grumi elementari nella struttura reticolare delle ife, filamenti unicellulari e pluricellulari che si attestano in uno spazio tra visibile e invisibile. Estratti dalla loro rete neurale, Manca li restituisce alla loro vitalità sospesa, fermi e palpitanti insieme nell’esperienza installativa creata per il Museo Organica.

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