“La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri”è il titolo del film che arriva, con una proiezione e presentazione d’eccezione, a Monserrato.

L’appuntamento è per venerdì 4 luglio alle 20 presso l'Associazione Sirio Sardegna Teatro, in via 31 marzo 1943.

A discutere con il pubblico sarà Gianfilippo Pedote, produttore creativo.

Il film, diretto dal regista Samir, ripercorre la storia dell’emigrazione italiana in Svizzera tra gli anni ’50 e ’70, mettendo a confronto quel passato con le dinamiche migratorie e sociali di oggi. Dopo la partecipazione al Festival di Locarno e l'evento speciale alla Camera dei Deputati, l’uscita in sala prevede una serie di proiezioni nelle principali città italiane.

Attraverso materiali d’archivio, testimonianze, animazioni e la voce narrante di Lino Musella, Samir intreccia storia personale e memoria collettiva per raccontare come milioni di italiani – contadini, braccianti, operai – lasciarono il proprio paese per cercare un futuro migliore, affrontando fatica, discriminazione e isolamento.

All’epoca si parlava di classe operaia: un’identità collettiva, solidale, con un progetto di cambiamento sociale. Oggi, nel linguaggio comune, quella definizione sembra scomparsa, sostituita da una nuova etichetta: “stranieri”, figure frammentate e marginalizzate, spesso prive di diritti.

Il docufilm invita a riflettere sul paradosso di un’Italia trasformata da terra di emigrazione a paese di immigrazione, ma ancora incapace di riconoscere nei nuovi arrivati la propria storia.

«I migranti di oggi non costruiscono solo case: ci costringono a guardare in faccia chi siamo stati e cosa stiamo diventando». Un’opera  capace di parlare al passato per interrogare il presente.

(Unioneonline)

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