Il caso marzu alla stregua di un'opera se non d'arte, quanto meno degna di essere ammirata.

Anche il formaggio con i vermi sardo sarà infatti "custodito" nel "Museo del cibo disgustoso" che aprirà i battenti a Malmö, in Svezia a fine mese.

L'idea di creare un luogo per celebrare e mettere in mostra le pietanze più bizzarre e puzzolenti del mondo è stata partorita dall'esperto di psicologia Samuel West, vulcanico personaggio che proprio in Svezia ha già contribuito alla creazione del "Museo del fallimento".

Una trovata che ha avuto subito successo, tanto che dello stesso museo sono state aperte "filiali" in franchising a Toronto e Los Angeles (e presto anche a Shanghai).

Ora tocca a cibi per stomaci forti, tanto da essere in molti casi banditi dalle tavole su disposizione delle autorità sanitarie.

Oltre al formaggio con le larve della tradizione isolana, il Museo dei cibi disgustosi ospiterà anche altri piatti non proprio usuali: il pene di toro bollito, lo squalo putrefatto all'islandese, le aringhe fermentate alla scandinava o il porcellino d'India arrosto, specialità peruviana.

Interessati? Attenzione, però: il museo sarà "a tempo".

West e il suo staff hanno infatti deciso di esporre non le riproduzioni in plastica dei piatti "disgustosi", bensì gli originali.

La maggior parte dei quali, nonostante barattoli speciali e teche a prova di odore, dovranno essere sostituiti ogni tre giorni, per non rendere l'ambiente completamente malsano e l'aria irrespirabile.

Impresa assai dispendiosa.

Proprio per questo la mostra resterà aperta solo fino alla fine di gennaio, per poi magari riaprire, in caso di successo, nelle settimane a venire.

"Sarà un'esposizione divertente, molto divertente. Ma anche interessante e interattiva", assicura West. E - a detta dello stesso ideatore - anche dura da digerire.

"Quando senti da vicino l'odore di uno squalo putrefatto, ve lo assicuro, vorresti non essere mai nato".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata