Il Salone internazionale del libro di Torino si conclude con un bilancio straordinariamente positivo per afflusso di visitatori. In totale sono stati 170.786 gli ingressi registrati, un numero che va ben oltre il già notevole successo della scorsa edizione, ricordata come quella "dell'orgoglio".

Ed è tempo di bilanci anche per l'associazione Editori sardi (AES), che nei cinque giorni di iniziative allo Stand Sardegna ha visto una partecipazione ininterrotta di appassionati provenienti da tutta Italia e dall'estero, in molti casi appartenenti alla comunità dei sardi emigrati alla ricerca di una recente pubblicazione a tema tra le infinite proposte dall'esposizione.

"Nella cornice trionfale e da tutto esaurito fornita dal Salone, possiamo ritenerci soddisfatti del successo di pubblico e del gradimento ottenuto dalla proposta culturale - ha commentato a caldo la presidente AES Simonetta Castia -. Una cornice fatta di presentazioni, dibattiti e reading che, nel complesso, hanno visto la forte partecipazione del pubblico della fiera, con veri e propri picchi di affluenza in numerosi casi".

Gli incontri con gli autori e le presentazioni delle novità editoriali dell'ormai consolidata sezione "Tra isola e mondo" hanno goduto di un forte interesse, in particolare con il pienone del fine settimana.

E sala da tutto esaurito per il dibattito "Sardegna quasi un continente", con gli interventi di Simonetta Castia, Annamaria Baldussi, Francesco Bachis e Salvatore Ligios, che hanno evidenziato le tensioni irrisolte e forse irrisolvibili di un'Isola che richiede pari dignità, pur con la volontà di distinguersi, ancora a sessant'anni dalla pubblicazione del capolavoro di Marcello Serra, che ha avuto il grande merito di mettere insieme la complessità culturale e sociale della Sardegna.

Meno positivo, purtroppo, il dato delle vendite, in linea con quelle del 2016, ma decisamente inferiori all'anno passato.

"Il risultato - ha specificato Castia - è stato probabilmente condizionato dalla contiguità del colosso di 1000 mq di Mondadori, dalla vicinanza di Feltrinelli e, forse, dalla concezione, pur bella e d'effetto, dello stand Sardegna, poco aperto e poco funzionale all'esposizione dei libri".

Un decremento, quindi, attribuito alle caratteristiche della postazione, che non ha favorito un'ottimale fruizione e circolazione delle persone, e al posizionamento accanto ai colossi dell'editoria, con un auspicio verso una maggiore sinergia nel coordinamento di questi aspetti per il prossimo anno.

(Unioneonline/v.l.)
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