Gli abitanti di Gesico si sono svegliati all’alba questa mattina, non volevano farsi trovare impreparati in occasione del settimo appuntamento di Saboris Antigus e si sono dati da fare per accogliere nel migliore dei modi gli ospiti. Poco dopo sono iniziati ad arrivare i primi visitatori, per non perdersi nemmeno le fasi dell’allestimento degli stand dedicati all’artigianato e all’enogastronomia.

Il programma della giornata è ricchissimo: natura, archeologia, antiche ricette, storie di santi martiri che si legano alla Spagna, i murales e le sette chiese, e ancora tanto altro per trasformare la domenica di Gesico in una grande festa delle tradizioni e dei buoni sapori. La novità di quest'anno è stata incentrata soprattutto sul culto dei tre bambini martiri, che si pensa con ragione, data dagli studi di questi anni, fossero partiti dal piccolo centro dell'alta Trexenta alla volta della Spagna, accompagnati da alcune famiglie. Il ritrovamento delle spoglie dei tre bimbi fece infatti tanto clamore da interessare la Corte di Spagna. Ma anche in Sardegna non fu da meno il clamore suscitato, tanto che si ipotizza che i tre bambini tratti nel dipinto posto alle spalle del sarcofago di Francisco d’Esquivel nella Cattedrale di Cagliari siano proprio i tre martiri bambini Gesimundo, Flore e Victoria.

L’antico borgo, centro dell’attenzione del turismo religioso, da parecchi anni è conosciuto anche come il paese delle lumache. Su Sitzigorru gesichese, cibo italiano certificato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che le ha riconosciute Prodotto Alimentare Tradizionale (Pat): le lumache sono un vero simbolo di Gesico, che dal 1997 fa parte delle “Città delle Lumache” insieme a una decina di altri Comuni italiani. 

La festa prosegue per l’intera giornata con la mostra della filiera della lana, esposizione delle launeddas, lavorazione del pane e del formaggio, realizzazione murales con Gianluca Lai, musica e canti itineranti, sfilata di costumi sardi, balli sardi, animazione, magia e illusionismo, giochi e sport tradizionali, visite guidate alle chiese, merenda offerta dalla Pro loco, sfilata del gruppo in maschera S’Accabadora Pianelzesa e spettacolo con il sindaco di Scraffingiu Alessandro Pili. 

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