Ricavare idrogeno direttamente dall'acqua di mare. È l'interessante scoperta di un gruppo di ricercatori dell'Università di Stanford, in California.

Gli studiosi hanno messo a punto un particolare sistema utilizzando degli elettrodi, da usare nel processo di separazione dell'idrogeno dall'acqua, rivestiti da solfuro di nichel, sostanza che ne rallenta a corrosione. Gli elettrodi normali resistono 12 ore nell'acqua marina, quelli brevettati dall'università di Stanford possono lavorare per più di mille ore, circa un mese e mezzo.

''Con questo sistema - commenta Nicola Conenna, presidente della Fondazione H2U The Hydrogen University - anche se ancora in fase sperimentale, non solo si abbattono i costi, ma si possono ottenere enormi quantità di idrogeno immediatamente disponibili ad esempio per le navi e per le strutture costiere. Era già possibile ricavare idrogeno dall'acqua marina, ma bisognava passare per una tecnica chiamata dell'osmosi inversa, che richiede un dispendio di energia, con un aumento di costi economici e ambientali". Con il nuovo sistema, invece, "si possono bypassare i sali che costituiscono il 36 per mille dell'acqua marina con una tecnologia molto più semplice ed economica anche in termini energetici. Questo vuol dire che le possibilità di avere una flotta marina alimentata a idrogeno diventano molto più consistenti'', conclude.

(Unioneonline/v.l.)
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