Il più grande e frequentato museo del mondo, il Louvre di Parigi, riapre oggi i battenti in versione "post Covid". Ridotto il numero di ingressi con tutte le precauzioni possibili per evitare rischi, e con una stima relativa al numro di visitatori che ipotizza un calo dell'80%.

Rigidissime le norme di sicurezza previste nella sala della Gioconda, da sempre la più affollata. Mancheranno poi - e vista la frequentazione degli ultimi anni sarà un'assenza pesante - i turisti americani ed asiatici, numerosissimi in questa stagione.

Una settimana fa il presidente del Louvre, Jean-Luc Martinez, ha annunciato che la crisi del coronavirus ha provocato già "oltre 40 milioni di euro di perdite" e che i prossimi 3 anni si annunciano difficili dal punto di vista finanziario. Accessibile al pubblico il 70% dell'edificio, pari a 45.000 metri quadrati comprendenti alcuni dei settori più ambiti dal pubblico, come quello delle antichità (in particolare le egiziane). Resteranno per ora chiuse alcune parti di più difficile gestione. "Se va bene - ha detto Martinez - avremo il 20-30% del pubblico dell'estate 2019, al massimo fra i 4.000 e i 10.000 visitatori al giorno".

In tempi normali, il Louvre è visitato da 10 milioni di persone all'anno, le ultime cifre parlano di 12.000 prenotazioni, in gran parte per il mese di luglio.

Le prenotazioni sono obbligatorie (aperte dal 15 giugno su Internet) ma resta anche la possibilità di tentare l'ingresso arrivando sul posto nelle fasce orarie meno richieste. Sarà obbligatoria la mascherina, non saranno disponibili né i guardaroba né i posti di ristoro, i percorsi saranno indicati da frecce e non si potrà tornare indietro nel percorso di visita.

(Unioneonline/v.l.)
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