Qualità delle coltivazioni agrarie, una ricerca dell'Università di Sassari in Brasile
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La comunità scientifica ha definito il Brasile come "il granaio del mondo".
Il Paese sudamericano è leader mondiale nel settore agroindustriale per la produzione di materie prime come il mais, la canna da zucchero, la carne, il caffè, la soia e l'etanolo, che vengono esportati dappertutto.
Per la prima volta una ricerca ha stabilito con certezza quali sono i "valori soglia di riferimento" o "valori di qualità" per diversi elementi potenzialmente tossici (in particolare metalli pesanti) nei suoli dello Stato di San Paolo in Brasile.
La ricerca è stata portata avanti in collaborazione tra Università di Sassari, Università della Florida (USA) e le università brasiliane San Paolo State University (Campus di Ilha Solteira e Campus di Botucatu), University of San Paolo (Campus di Piracicaba) e Federal University of San Carlos.
Per l'ateneo sassarese hanno partecipato la sede di Nuoro (UniNuoro), il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica e il Nucleo Ricerca sulla Desertificazione (NRD), con il dottor Gian Franco Capra in qualità di reference author.
L'esito dello studio, durato cinque anni, è stato pubblicato sulla rivista internazionale "Journal of Environmental Management".
La ricerca rappresenta l'ultimo tassello di una proficua collaborazione tra UNISS e numerose Università pubbliche presenti nello Stato San Paolo, che negli ultimi anni si è ulteriormente rafforzata grazie ai programmi di interscambio tra docenti (visiting professor) e studenti (Ulisse).