Se dal 18 maggio i templi dell'arte hanno riaperto i cancelli dopo mesi di fermo, con incognite e difficoltà economiche da affrontare, disposizioni e regole da adottare a causa dell'emergenza sanitaria, non tutti i musei sono pronti a riaprire. "Stiamo lavorando per aprire l'area archeologica il prima possibile e in sicurezza". La direttrice del museo Antiquarium Turritano, Maria Letizia Pulcini, non nasconde la necessità di un forte impegno da parte di tutte le figure coinvolte per riaprire il museo e l'area archeologica di Turris Libisonis.

"Bisogna garantire, infatti, degli standard di sicurezza previsti molto elevati sia per il personale sia per i visitatori - aggiunge la direttrice - ma speriamo di poter aprire entro giugno. Sicuramente faremo degli ingressi contingentati su prenotazione, con una prima fase sperimentale da poter eventualmente correggere e con un rientro graduale del personale".

Una fase di studio dopo un lungo periodo di lockdown che coinvolge anche l'area museale in cui i cantieri per l'ampliamento della struttura si sono fermati. Un finanziamento di 2,8 milioni di euro per un riallestimento dove resta fermo il percorso dalla fase precoloniale a quella romana.
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