Dieci punti per abbattere la discriminazione salariale tra lavoratrici e lavoratori. Tra questi l'obbligo per le aziende di pubblicare tutti i dati sulla parità di genere, gli incentivi all'educazione contro le discriminazioni e all'istruzione professionale, il mantenimento delle "quote rosa", i congedi parentali da distribuire equamente fra coniugi, la costruzione di asili nido e l'adeguamento dei loro orari a quelli di lavoro con l'incremento di smart-working e part-time.

Alcuni studenti del Liceo Azuni di Sassari si sono cimentati nella simulazione in lingua inglese di un'assemblea generale del parlamento con sede a Bruxelles, nel quadro della delegazione FEMM sulle politiche sociali di genere. La loro proposta ha vinto la "best resolution" nella fase regionale del progetto "Parlamento Europeo Giovani" (PEG) organizzata dal Liceo Spano di Sassari, che si è tenuta in tre sedute on-line nei giorni scorsi.

Gli studenti hanno anche sollecitato gli Stati membri dell'Unione Europea ad adottare provvedimenti contro chi viola le leggi sulla parità di genere nel mondo del lavoro e a segnalare i casi più gravi al commissario europeo per i valori e la trasparenza. A quest'ultimo, poi, hanno rivolto la proposta di non far accedere agli appalti pubblici le aziende inadempienti e di sottoporre a sanzioni pecuniarie quelle colpevoli di violazioni, riservando invece il quaranta per cento degli appalti e dei finanziamenti pubblici a quelle in regola. I delegati del Liceo Azuni hanno avanzato pure la proposta di estendere a quindici anni, in tutti i Paesi europei, i tempi di prescrizione per i reati di genere.

Gli studenti vincitori sono Marco Scognamillo, della classe 2^ E, Nicola Onida e Francesca Posadinu della 4^D, Livia Sulas, Giulia Spada e Alberto Argiolas della 4^E e Angela Sanna dalla 4^B. Sono stati seguiti dalle docenti Martina Dettori e Roberta Soggia, e coordinati da un presidente, il "chair" Riccardo Mele, studente in Economia e Management presso l'Università di Sassari, che alle scuole superiori ha fatto la stessa esperienza e ha coinvolto come consulente esterno anche Nicola Mandras, studente in Giurisprudenza dell'ateneo sassarese ed ex componente del Parlamento Europeo Giovani nazionale e internazionale.
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