Trentadue opere di artisti sardi esposte nel museo diocesano di Oristano per ricordare i tragici fatti che hanno colpito i paesi di Orune e Nule nel maggio del 2015.

La mostra "Un segno contro la violenza", curata dall'artista Dina Montesu, nasce dal desiderio di esprimere la condanna della violenza da parte delle due comunità ferite che, seppur affrante dal dolore, desiderano guardare oltre la barriera del risentimento e dell'odio.

È stata inaugurata sabato dall'arcivescovo Ignazio Sanna, alla presenza delle autorità cittadine.

Nel corso della serata il coro polifonico Incantos di Orune ha interpretato alcuni brani sulla pace.

Nell'ambito della mostra sono in programma, per i mesi di ottobre e novembre, una serie di incontri a tema con Maria Antonietta Motzo, critico e storico dell'arte, con Eugenia Cervello, studiosa di arti visive e comunicazione, e con Loredana Sanna, pedagogista esperta in problematiche giovanili.

Sarà inoltre realizzato un laboratorio con i ragazzi del Liceo artistico Carlo Contini curato dall'artista Vittoria Nieddu.
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