Non solo italiano, storia e geografia. Nei banchi della scuola di Nurachi è sbarcata anche l’archeologia. O meglio: la storia del nuraghe Pische scoperto recentemente durante una campagna di scavo.

Nelle scuole secondarie di primo grado di Nurachi si è svolta una mattinata dedicata a laboratori e workshop legati alla tematica archeologica e alla scoperta del prezioso tesoro venuto alla luce nel centro storico del paese, nell’area dove si trovano i due acquedotti, uno realizzato negli anni 20 e uno negli anni 60, a pochi metri dal palazzo comunale.

Un modo questo per far conoscere ai più piccoli la storia del paese dove sono nati e dove stanno crescendo. All’interno delle classi, grazie alla collaborazione delle insegnanti, si sono svolte diverse attività con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare i giovani alle tematiche legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Il nuraghe è venuto alla luce durante la campagna di scavo che si è conclusa lo scorso dicembre.

Il progetto di ricerca “Pischendi. La riscoperta delle origini”, voluto fortemente dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Renzo Ponti, è stato portato avanti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologica ed è stato finanziato dal Comune di Nurachi e dalla Fondazione di Sardegna con l’obiettivo di raccontare la storia antica del paese. Dopo la pulizia generale del sito sono venuti alla luce massi di basalto.

Agli archeologi sin da subito sono sembrati appartenere a una struttura circolare ben definita che si estendeva in varie parti, anche sotto una delle due torri. Il Comune però vuole saperne ancora di più. Ecco perchè è al lavoro per reperire altre risorse necessarie per una nuova campagna di scavo.

© Riproduzione riservata