Nuova mostra al Padiglione Tavolara di Sassari: L'Onda nuragica
Sulle influenze della civiltà nuragica su arte, artigianato e design del NovecentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel 1949 e nel 1950 due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Quelle esposizione, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, determinarono una svolta sia nelle scoperte archeologiche sia nel loro utilizzo in funzione ideologica. Il Padiglione Tavolara di Sassari opsita dal 2 marzo al 8 luglio la mostra “L’Onda nuragica. Arte, artigianato e design alla prova della preistoria”, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri.
"L’Onda Nuragica" esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
La mostra si apre con la prima fase della riscoperta moderna della cultura prenuragica e nuragica, dagli scavi tardo ottocenteschi e primo novecenteschi dell’archeologo Antonio Taramelli fino a quelli di Giovanni Lilliu, tra gli studiosi più influenti della Sardegna antica. Il racconto si dispiega attraverso documenti, foto e manoscritti, dalla Mostra Etnografica di Roma del 1911 per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia alle due rassegne di Venezia e Roma del 1949-50, alla messa in luce nel secondo dopoguerra del sito di Barumini.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Polo Museale Regionale della Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.