La delegazione ogliastrina dell'Accademia della Cucina promuove una versione gold dei culurgionis Igp destinata alla gastronomia più sensibile ai valori della tradizione: formaggio, patate e tutti gli altri ingredienti prodotti esclusivamente in Ogliastra, peso medio venti grammi a culurgione e almeno undici spighette nella chiusura, rigorosamente a mano.

Tipicità dei componenti e modalità di lavorazione costituiranno la bozza di un disciplinare che verrà inviata per l'approvazione ai vertici nazionali dell'Accademia della Cucina.

L'obiettivo ultimo è l'avvio della procedura per l'ottenimento del marchio Dop, denominazione di origine protetta.

PIATTO IDENTITARIO - "Lo spirito dell'Accademia ci impone di valorizzare al meglio il piatto identitario dell'Ogliastra", ha esordito il presidente Raffaele Sestu davanti agli accademici ogliastrini riuniti nel ristorante Arbatasar in occasione della cena ecumenica che, quest'anno, viene celebrata dall'Accademia in tutta Italia sul tema "la cucina del formaggio".

Tra i piatti elaborati dallo chef dell'Arbatasar Alberto Secci anche i culurgionis in versione premium, serviti dentro una cialda di formaggio insieme ad un ristretto di polpo e crema di datterini.

Il formaggio è stato il partner inedito per altri piatti di mare a base di ricci, scampi, calamaretti e gamberoni, ma anche per piatti di terra come il medaglione di filetto bovino.

La sinfonia dei formaggi ogliastrini ha raggiunto l'apice con la degustazione incrociata di caprino, pecorino ed erborinato con confettura di mela cotogna e pomodoro.

Dulcis in fundo: un casu agedu sapientemente domato per ottenere una bavarese con vellutata di cachi e crumble alla nocciola.

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