Un programma di sostegno per le associazioni impegnate in attività di musica popolare è stato istituito dalla Regione in via eccezionale al fine di erogare contributi una tantum, forfettari e non rendicontabili, per promuovere e sostenere l’attività del settore che ha subìto uno stop per il protrarsi dell’emergenza Covid.

"A causa della drastica diminuzione degli eventi, delle trasferte e delle occasioni di incontro - sottolinea l'assessore Andrea Biancareddu -  diverse associazioni non hanno potuto procedere alla spendita del contributo e sono state rilevate economie di risorse non riprogrammabili e quindi non utilizzate nell'anno 2021”. Il 2022, auspica l’assessore, potrebbe rappresentare “il momento di piena ripresa anche delle attività musicali popolari”.

Gli interventi riconoscono la funzione di promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda e della sua diffusione sul territorio regionale. “Il Programma di sostegno semplificato – spiega la Regione - prevede l'acquisto di strumenti musicali, il miglioramento e completamento di attrezzature funzionali all'esercizio dell'attività, svolgimento di attività musicali mediante la realizzazione di spettacoli, concerti bandistici e corali o di altre analoghe manifestazioni, organizzazione di manifestazioni anche competitive e di raduni a carattere provinciale e regionale,  partecipazioni a manifestazioni anche competitive a livello nazionale ed internazionale riservate a complessi particolarmente qualificati e l'organizzazione di convegni e svolgimento della normale attività dell'Associazione”.

Per il 2022 i contributi sono concessi “tenendo conto delle spese sostenute nell'anno precedente alla presentazione della domanda. Gli stessi hanno misura fissa, scaglionata secondo le fasce stabilite dal calcolo dei contributi forfettari 2022. Possono usufruire dei contributi esclusivamente le associazioni e complessi musicali bandistici, gruppi strumentali di musica sarda, gruppi corali polifonici e gruppi folcloristici isolani”. Sono compresi anche i "cantadores", "poetas improvisadores", "cantadores a chiterra", canti a tenore, cori tradizionali sardi, cori polifonici in lingua sarda, lingua italiana o lingua straniera, gruppi strumentali di musica sarda che comprendano eventualmente anche elementi vocali (in lingua sarda).

(Unioneonline/s.s.)

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