Hanno avuto successo, nonostante il tempo non sia stato molto clemente le tappe di “Monumenti Aperti” ospitate a Ossi, Chiaramonti e Ploaghe

Nel primo centro, centinaia di visitatori hanno avuto modo di ammirare il palazzo baronale, le domus di Littos Longos, e le  necropoli di Noeddale, di Mesu ‘e Montes e S’Adde ‘e Asile. A fare da Cicerone i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo “Gramsci” di Ossi.

Molti visitatori anche a Ploaghe che ha aperto le porte della Chiesa della Madonna di Valverde, Sa Domo Piaghesa, dell’Ex Convento dei Cappuccini e della Chiesa di Sant'Antonio da Padova, dell’Oratorio di Santa Croce, dell’Oratorio del Rosario e della Pinacoteca Giovanni Spano, del Cimitero Antico, della Funtana Manna, della Chiesa di San Matteo e del Nuraghe Don Micheli.

«Ringraziamo tutti coloro che hanno contributo alla riuscita della manifestazione - fanno sapere dal comune di Ploaghe -, in particolar modo gli alunni e le alunne del nostro Istituto Comprensivo, che come sempre hanno guidato i visitatori con i loro insegnanti attraverso le bellezze del nostro paese, con entusiasmo e preparazione, senza farsi scoraggiare dal maltempo».

Buona la prima di “Monumenti Aperti” anche a Chiaramonti che, per la sua prima partecipazione, ha reso fruibili ai visitatori i ruderi del Castello dei Doria e l’antica Chiesa di San Matteo, le Domus de Janas, in località Su Murrone, la Chiesa del Carmelo, La Chiesa di San Matteo, nel centro urbano, il Cimitero di San Matteo al Monte e il cimitero comunale, le chiese campestri di Santa Giusta e Santa Maria Maddalena, e il Comune vecchio.

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