L'ateneo di Cagliari è tra i fondatori della struttura sorta per lo "Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna" finanziata dal Pnrr con 320 milioni di euro.

Il Centro (cui partecipano venti atenei, alcune Fondazioni e vari soggetti privati) ha come obiettivo la realizzazione di progetti di ricerca e la promozione di attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico, unendo in uno spirito collaborativo, e senza scopo di lucro, Università, enti di ricerca e imprese.

Nell'ambito del Centro nazionale, organizzato in una struttura "hub&spoke" con capofila l'Università di Padova, l'ateneo del capoluogo sardo è parte integrante delle iniziative orientate allo studio e realizzazione di terapie innovative basate su Rna in patologie genetiche con accumulo di ferro.

"Particolarmente esposti a questo tipo di patologie - spiegano le referenti scientifiche del progetto, Raffaella Origa e Patrizia Zavattari - sono i pazienti trasfusione-dipendenti, che possono presentare un accumulo di ferro secondario alle trasfusioni con possibile sviluppo di complicanze endocrine, cardiache ed epatiche e una ridotta sopravvivenza. Alla categoria dei microRna (miRna), che è rappresentata da piccole molecole di Rna appartengono sia molecole fisiologiche nel nostro corpo, sia altre di significato patologico, alcune delle quali risultano associate all'accumulo marziale e alla tossicità d'organo. Queste ultime possono essere senza dubbio considerate ottimi candidati a divenire target di potenziali farmaci capaci di controllare l'accumulo di ferro".

Nel nuovo Centro nazionale di ricerca è questa la sfida ambiziosa dall'obiettivo potenzialmente raggiungibile che si pongono i ricercatori di UniCa. "L'Università di Cagliari – sottolinea il rettore Francesco Mola –, tra i soci promotori del Centro nazionale per lo sviluppo di terapie geniche e farmaci basati su tecnologia a Rna, conferma le valide e riconosciute competenze acquisite negli anni dal nostro ateneo in una tematica di così grande rilievo biologico-sanitario. Oltre alla forte motivazione verso un ulteriore miglioramento, nello spirito di mettere al servizio degli altri il proprio know how". 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata