Libri: solo quattro sardi su 10 ne leggono almeno uno all’anno
Nell’Isola numeri migliori rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno, ma le percentuali delle altre nazioni Ue sono lontanissime(Ansa)
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In Italia meno di quattro persone su 10 leggono almeno un libro l’anno per motivi non legati a scuola o lavoro.
Sono i dati – drammatici – forniti dall’Istat sull’abitudine alla lettura degli italiani. Dati che nel Mezzogiorno crollano ulteriormente, eccezion fatta per la Sardegna, unica regione tra quelle della zona Sud-Isole che grossomodo si allinea con la media nazionale.
I DATI – Nel dettaglio, nel 2022 è stata pari al 39,3% la quota di persone di età superiore ai sei anni che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali (erano il 40,8% nel 2021). Nell’Isola la percentuale è del 40%.
L’abitudine alla lettura, come detto, è più diffusa nelle regioni del Centro-nord: nel 2022 ha letto almeno un libro il 46,3% delle persone residenti nel Nord-ovest, il 45,8% di quelle del Nord-est e il 42,4% di chi vive nel Centro. Numeri di molto inferiori, lo abbiamo accennato, al Sud, dove la quota di la quota di lettori è del 27,9% (in Sicilia 24%).
IN UE – I numeri italiani, come detto, sono sempre più allarmanti, soprattutto se confrontati coi dati altre nazioni europee. Qualche esempio? In media un norvegese legge 15 libri l’anno; in Spagna (dati 2018) il 67% dei cittadini di età superiore ai 14 anni ne legge almeno ogni tre mesi, in Germania 6 persone su 10 almeno uno al mese.
BIBLIOTECHE – Tra le regioni meridionali la Sardegna tiene anche per il numero di frequentatori delle biblioteche: nell’Isola la fruizione è pari all’11,5% della popolazione contro una media del 5,7% registrata nelle altre regioni del Mezzogiorno. La fruizione delle biblioteche è più elevata anche in questo caso nelle regioni del Nord (13,9%). Al Centro è la percentuale è del 9,2%).
L’IDENTIKIT DI CHI LEGGE – Rilevante, sottolinea l’Istat, è la differenza di genere: la percentuale delle lettrici è del 44%, quella dei lettori del 34,3%.
Ancora: il 17,4% delle persone di 6 anni e più sono lettori “deboli” (leggono al massimo 3 libri in un anno), il 15,4% lettori “medi” (3-11 libri in un anno). Solo il 6,4% sono, infine, lettori “forti” (almeno 12 libri nell’ultimo anno).
Sempre guardando ai dati nazionali, la quota maggiore di lettori si osserva tra i giovani fino a 24 anni, con punte più elevate tra gli 11 e i 14 (57,1%).
In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze di 11-14 anni, tra le quali più di 6 su 10 hanno letto almeno un libro nell’anno.
INVITO ALLA LETTURA – Un invito alla lettura è arrivato ieri dall’assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu, in occasione dell’inaugurazione dello stand della Regione Sardegna al Salone del Libro di Torino: «In un mondo ormai arido, dove non si sogna più, il libro ci fa sognare. Leggere un libro rilassa, abbassa i battiti, migliora la memoria, ci arricchisce delle conoscenze. Quindi un messaggio straordinario, in questo momento difficile, rivolto ai minori ma anche ai più grandi, di leggere. Abbiate come amico un libro», il messaggio lanciato dall'assessore.