Da giovedì 5 ottobre e fino a domenica 8 Alghero ritorna a essere, per la decima volta, crocevia culturale tra Italia, Spagna e Paesi dell’America Latina con l’arrivo di alcuni dei più importanti autori, artisti, intellettuali di lingua spagnola provenienti da diversi paesi del mondo.

Apre i battenti “Tra due sponde”, sezione ispano-americana del festival letterario internazionale “Dall’altra parte del mare”.

A inaugurare la manifestazione, nella giornata di giovedì, sarà tra gli altri Irene Vallejo, che presenterà il suo ultimo romanzo "Il mio arco riposa muto” (Bompiani, 2023, pp. 224, anche e-book), nel quale la scrittrice spagnolavoce inedita ai personaggi dell’Eneide e anche al suo creatore, il poeta Virgilio.

“Il mio arco riposa muto”, tradotto da Monica Bedana, si presenta come un romanzo pieno d’amore per il mondo classico, un viaggio nei miti del passato che illumina anche il nostro presente. Ritroviamo allora Enea esule da Troia avvolta dalle fiamme. Ha perso suo padre Anchise sulle coste della Sicilia ed è ripartito verso l’ignoto quando una tempesta lo fa naufragare sulle coste africane con il figlio e un manipolo di soldati. Il suo destino di esule e naufrago ora è nelle mani di Elissa, regina di Cartagine, e degli dèi che, per capriccio, possono scagliargli contro un’orda di nemici o una freccia che lo faccia innamorare della bella regina e gli impedisca di compiere la profezia che lo vuole fondatore di un impero.

Secoli dopo, anche Virgilio fatica a compiere il suo destino: Augusto gli ha commissionato un’opera che celebri la gloria di Roma raccontandone il mito fondativo, ma il poeta esita, teme di non essere all’altezza, è pronto a rinunciare, a distruggere i suoi versi. Ma l’imperatore lo impedisce per consegnare alla Storia, e a noi, il capolavoro che è l’Eneide.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

"Il mio arco riposa muto” è quindi un intreccio di voci che, da un passato epico, arriva vividissimo fino a queste pagine, omaggio appassionato all’arte del racconto e al valore eterno del mito. È un libro che si inserisce appieno nella migliore tradizione del romanzo storico, in cui storia e invenzione si mescolano per dare vita a qualcosa di vivo, di rinnovato, di adatto ai lettori e alle lettrici di ogni epoca.

Irene Vellejo permette a chi legge le sue pagine di salire su una macchina del tempo immaginaria e di ritrovarsi calato direttamente in un’epoca lontana. Offre la possibilità di viaggiare nel tempo e nel mito, realizzando un sogno che un po’ tutti noi condividiamo. Ci porta poi a stretto contatto con eroi ed eroine, con cui possiamo in pratica dialogare e, perché no, immedesimarci.

Infine, ci permette di ritrovare nel passato quei grandi personaggi, quelle grandi passioni e quei grandi sentimenti che scrittori e scrittrici non hanno più il coraggio o forse l’ambizione di proporre nella letteratura ambientata nella contemporaneità.

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