Le stelle cadenti salutano l'arrivo del nuovo anno, con lo sciame delle Quadrantidi che sarà visibile dal 2 al 3 gennaio, aprendo gli spettacoli astronomici del cielo di gennaio.

Il primo evento astronomico del nuovo anno, rileva l'Unione Astrofili Italiani (Uai), è previsto il 2 gennaio con la Terra che raggiunge la minima distanza dal Sole, pari a 147 milioni di chilometri.

Il 3 gennaio invece è atteso il picco delle Quadrantidi. La massima attività di questo sciame di meteore è prevista nelle ore diurne, ma lo spettacolo si può ammirare anche nei giorni immediatamente precedenti e successivi allo sciame.

Per quanto riguarda i pianeti, Giove e Saturno, protagonisti della congiunzione a dicembre, salutano il cielo serale, vanno in congiunzione con il Sole e nel corso della seconda metà del mese diventano inosservabili, ma si può tentare di osservare Mercurio, tornato nel cielo serale.

Venere invece riduce la propria osservabilità al mattino, mentre Marte è ancora ben visibile a Sud-Ovest nella prima parte della notte.

Anche se sarà molto difficile osservarli, essendo molto bassi sull'orizzonte occidentale, subito dopo il tramonto si può tentare di individuare il raggruppamento di tre pianeti, Mercurio, Giove e Saturno (con il falcetto lunare il 14 gennaio).

Il 21 gennaio si verifica l'incontro tra Luna, Marte e Urano.

Faranno da sfondo a questi spettacoli le meravigliose e inconfondibili costellazioni invernali: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Orione, Cane maggiore e Cane minore, Andromeda, Perseo, Auriga che sono tra le più note e facilmente riconoscibili.

Dopo diverse settimane di assenza dal cielo della sera, tornano visibili sopra l'Italia nella seconda metà del mese (a partire dal 18 gennaio) i transiti della Stazione Spaziale Internazionale.

(Unioneonline/v.l.)
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