Il patrimonio storico minerario del territorio del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese è in corsa per essere inserito nelle liste del patrimonio mondiale Unesco in qualità di paesaggio culturale di eccezionale valore.

Questa mattina la presentazione dall’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, del protocollo d’intesa stilato da Rete dei Comuni Sulcis Iglesiente e Guspinese, con la Regione Sardegna, il Parco Geominerario, la Fondazione Cammino di Santa Barbara e l’Associazione speleologica Sarda.

Presenti alla firma del documento anche i sindaci che hanno aderito alla Rete dei Comuni, e dunque: Buggerru (Comune capofila), Arbus, Carbonia, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Musei, Narcao, Perdaxius, Portoscuso, Santadi, Tratalias, Villacidro, Villamassargia.

«È una grande giornata - ha sottolineato l’assessore Biancareddu - perché un'altra parte della storia della Sardegna, in particolare il patrimonio minerario con tutta la sua storia, adesso potrebbe diventare patrimonio dell'Unesco. Un immenso volano di conoscenza. Un patrimonio che diventa un riconoscimento anche sociale, antropologico, per quella che è stata una grande storia di lavoratori, la storia umana, una storia di un eccidio e quindi tutto quello che è collegato al mondo del lavoro minerario. Adesso si farà un dossier per inserirlo nella lista Unesco e per iniziare un percorso non facile che comunque con il sussidio, il patrocinio e anche col finanziamento, se si potrà, della Regione, cercheremo di portare avanti per ottenere questo prestigioso risultato. Volevo ricordare che già le Domus de Janas, nonché il patrimonio nuragico, sono anche loro in itinere perché questo riconoscimento venga dato».

(Unioneonline/v.l.)

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