Lo sapevate che la birra non è nata nel nord Europa ma era consumata in grandi quantità anche dai faraoni? E ancora che Lutero non è stato solo un grande riformatore religioso ma anche un amante sfrenato della più bionda delle bevande? E cosa ricevevano i soldati russi del Settecento come approvvigionamento giornaliero? Ben tre litri di birra a testa con cui affrontare le marce più dure… sempre che non fossero ubriachi con tanto ben di Dio.

Ebbene, se non conoscete nessuna di queste curiosità allora il libro che fa per voi è "Storia dell'Europa in 24 pinte" (Utet, 2018, pp. 240, anche e-book) degli storici finlandesi Mika Rissanen e Juha Tahvanainen.

Il volume, scritto con bel piglio divulgativo e molta ironia, raccoglie, infatti, ventiquattro episodi legati alla storia del nostro continente in cui la birra è stata in qualche modo protagonista oppure semplicemente testimone. Scopriamo così il legame tra la nostra bevanda e il monachesimo nel Medioevo, un legame che ha fatto sì che molte tra le birre ancora oggi più pregiate siano nate in abbazie e monasteri. Seguiamo poi il viaggio dello zar Pietro il grande di Russia in Europa alla scoperta delle innovazioni tecnologiche dell'Occidente, ma anche della gaudente ebbrezza della birra. Veniamo quindi a sapere che questa bevanda nata da ingredienti poveri come i cereali ha saputo unire in qualche occasione i soldati nemici nelle trincee della Prima guerra mondiale e che la popolazione di Sarajevo è sopravvissuta all'assedio delle città durante la guerra di Jugoslavia grazie all'acqua potabile presente nel grande birrificio cittadino.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Non manca poi una pinta, cioè una storia, dedicata all’Italia. Nel nostro Paese, infatti, la birra è stata a lungo surclassata dal vino fino a che la bevanda non è diventata uno dei simboli del boom economico degli anni Ottanta, una bevanda che esprimeva la vitalità di una nazione che poteva concedersi lo sfizio di una birra in bottiglia oppure in lattina in riva al mare o al tavolino di un bar.

Insomma, Mika Rissanen e Juha Tahvanainen, da buoni finlandesi, sicuramente amano la birra ma ancora di più amano la storia e la sanno raccontare. E riescono a convincerci che la birra è ben più di una bevanda e va ben oltre la moda odierna per le birre artigianali o fatte in casa. Bionda, scura o rossa, è parte della nostra tradizione alimentare e un elemento di forte unione tra i popoli del continente. La birra accompagna la storia d'Europa e lo fa, con gusto, da più di un millennio.
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