Il lager, il treno con 2.500 deportati e la liberazione: così finì l’incubo per la sarda ebrea Vittorina Mariani
Nata a Porto Torres, dopo un lungo periodo a Bergen Belsen fu messa su un treno dai tedeschi con le tre sorelle e poi liberata dagli americaniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sono novità sulla storia di Vittorina Mariani, la donna di Porto Torres che fino ad ora si pensava fosse stata liberata il 15 aprile 1945 nel campo di concentramento di Bergen Belsen dalle truppe britanniche.
Nelle ultime ore, una corposa documentazione recuperata negli archivi dell'International Tracking Service di Bad Arolsen, ha fatto emergere alcune lettere inviate da Mariani negli anni '60 per richiedere un indennizzo per la sua prigionia nel lager tedesco, oltre che tutta la documentazione relativa all'ingresso e all'uscita dal lager.
Dai documenti viene fuori che Mariani al momento della liberazione di Bergen Belsen non si trovava nel campo: era già fuori da due giorni, e come lei le tre sorelle con lei deportate.
Risulta infatti tra i passeggeri di uno di quei tre convogli che da Bergen Belsen, tra il 6 e il 10 aprile 1945, venne riempito con 2.500 prigionieri e prigioniere del campo, e destinato dai tedeschi nel campo di concentramento e "ghetto a statuto speciale" di Theresienstadt, in Cecoslovacchia, alle porte di Praga.
Il convoglio sul quale viaggiavano le quattro sorelle Mariani, la mattina del 13 aprile 1945, venne raggiunto a Farsleben dal 723simo Battaglione tank dell'esercito americano guidato dal Sergente George Gross, e liberato. Degli altri due treni, solo uno raggiunse Terezin, mentre un terzo fu anche esso raggiunto dai liberatori, in questo ultimo caso dall'esercito russo all'altezza della località di Troebitz.
La circostanza dell’avvenuta liberazione di Mariani a Farsleben fu confermata anche in un documento del 1964 controfirmato dalla stessa Mariani e conservato a Bad Arolsen.
Della liberazione del treno a Farsleben, i cui passeggeri erano quasi tutti ebrei in possesso di speciali documenti internazionali o di situazioni particolari che li avevano collocati nel settore di Bergen Belsen destinato agli ebrei in attesa di venire scambiati con prigionieri tedeschi in mano alleata, esiste una serie di commoventi fotografie scattate dai soldati americani il 13 aprile 1945 e oggi conservate nello United States Holocaust Memorial Museum di Washington.
Alessandro Matta
(direttore Associazione Memoriale Sardo della Shoah)