Il simulacro della Madonna delle Grazie ritorna "a casa" dopo l'esposizione per quasi un mese nel Duomo di Sassari, dove era stato trasferito in via eccezionale domenica 22 marzo.

Una traslazione straordinaria fatta 77 anni dopo il voto di monsignor Mazzotti, per chiedere protezione, aiuto e speranza per una città e un territorio colpiti duramente dal coronavirus.

Questa mattina, nella domenica "in albis" e "della Divina Misericordia", l'arcivescovo Gian Franco Saba ha presieduto in Cattedrale la concelebrazione Eucaristica. Erano presenti anche mons. Antonio Tamponi, monsignor Marco Carta, padre Gianluca Ricci, don Andrea Piras e don Andrea Stara. Oltre al sindaco di Sassari, Nanni Campus.

Nell'omelia Monsignor Saba ha detto: "Proprio in questo periodo siamo portati a riscoprire la dimensione comunitaria". Ha poi ricordato e ringraziato "chi svolge servizio per la comunità, medici, infermieri, operatori sanitari, dirigenti, amministratori del bene comune, i volontari del mondo ecclesiale e sociale".

Alla conclusione della Santa Messa, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco e la scorta dei Vigili Urbani, il simulacro della Madonna delle Grazie è stato riaccompagnato in auto al santuario di San Pietro in Silki.

Due le soste per la recita di un estratto della preghiera del Voto e la Benedizione impartita col simulacro dall'Arcivescovo: presso le Cliniche Universitarie e presso l'ingresso dell'Ospedale Santissima Annunziata.
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