Un'opera d'arte che diviene simbolo di accessibilità, di condivisione e di co-creazione: venerdì 26 gennaio nel Chiostro dell'Università di Sassari sarà inaugurata (alle 16) l'installazione di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle dal titolo "No Man's City - La città di Tutti". Presenti alla cerimonia il rettore dell'Università di Sassari, professor Massimo Carpinelli, e l'artista francese Decavèle.

Si tratta dell'ultima tappa di un percorso che lega idealmente Sassari a quanto già realizzato in Italia dalla celebre coppia di autori: "La Montagne de Venise", in mostra a Venezia con la collaborazione dell'Università IUAV, "No Man's Land", a Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino (Pescara) e al Vigne Museum (Rosazzo).

L'iniziativa rientra nel progetto "Sentieri Contemporanei", pensato come un palinsesto itinerante di dialogo e interazione tra arte, scienza e formazione, e che trova il proprio filo conduttore proprio nella grande installazione modulare: 400 cerchi di legno dipinto che in un gioco combinatorio formano un'architettura, mobile e mutevole, appropriata ai diversi contesti che di volta in volta la ospitano. Il viaggio della struttura è accompagnato in ogni sua tappa da interventi artistici e momenti di approfondimento scientifico nella considerazione dei contesti coinvolti.

L'inaugurazione dell'opera sarà seguita (alle 16.30, nelle sale dell’ex Biblioteca universitaria) da un incontro di studi e una tavola rotonda nel corso dei quali avrà luogo anche la presentazione del libro d'artista "No Man's Land", di Yona Friedman (in edizione limitata - Di Paolo Edizioni, 2018).

(Unioneonline/v.l.)
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