C'è anche un'italiana fra i dieci scienziati che hanno contato di più nel 2017. Ad annunciarlo è la rivista "Nature", che ha pubblicato questa settimana l'elenco della top ten dei "cervelloni" mondiali, in cui spicca il nome dell'astronoma Marica Branchesi.

CHI È - Definita "the merger maker", la "creatrice di una fusione", Marica Branchesi, nata a Urbino 40 anni fa e nella vita anche mamma di due bimbi piccoli, ha fatto in modo che ricercatori e scienziati internazionali mettessero insieme le proprie competenze e conoscenze consentendo così di arrivare alla nascita della nuova "astronomia a molti messaggeri", che fa uso sia dei tradizionali segnali di onde eletromagnetiche (fotoni) sia dei segnali di onde gravitazionali per studiare in modo nuovo le sorgenti astrofisiche.

LE RICERCHE - La Branchesi lavora da anni all'interno della collaborazione internazionale di Ligo-Virgo per la rivelazione delle onde gravitazionali. Presidente della commissione di Astrofisica delle onde gravitazionali della International Astronomical Union e membro del Comitato internazionale per le onde gravitazionali, è entrata a far parte della Collaborazione Virgo dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel 2009 ed è oggi ricercatrice e professore associato al Gran Sasso Science Institute.

"Ho dovuto convincere gli astronomi che quello delle onde gravitazionali era un settore di ricerca molto promettente" ammette la ricercatrice. Le capacità diplomatiche e comunicative della studiosa italiana sono state vincenti per la scoperta della fusione di due stelle di neutroni annunciata a Washington il 16 ottobre scorso, occasione in cui sono stati resi pubblici in tutto il mondo i risultati dell'importante traguardo scientifico.

"Questo lavoro - spiega - mi ha anche permesso di superare molte sfide personali, come parlare davanti ad un pubblico numeroso. Nel comunicare con gli altri ho sempre pensato alla scienza e a come in essa ci siano continui scambi di idee e opinioni diverse prima di trovare la soluzione migliore".

GLI ALTRI NOMI - Nell'elenco stilato da Nature compaiono anche il fisico cinese Pan Jianwei, che ha portato il suo paese alla ribalta delle comunicazioni quantistiche a lunga distanza e ultra sicure. Khaled Toukan, invece, ha contribuito a guidare il completamento del primo sincrotrone del Medio Oriente e ha coordinato i Paesi partner nella regione, che raramente hanno l'opportunità o il desiderio di collaborare. Come capo della Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization, Lassina Zerbo ha lavorato duramente per incoraggiare la non proliferazione nucleare, nonostante le crescenti tensioni globali. Il geologo messicano Victor Cruz-Atienza è entrato in azione dopo che un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito Città del Messico, dimostrando che il sisma si è comportato esattamente come i suoi modelli avevano previsto. L'elenco evidenzia anche l'impatto del capo dell'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, Scott Pruitt, che ha irritato gli ambientalisti e molti scienziati "con i suoi abili e deliberati sforzi per indebolire la politica anti-inquinamento". Nature celebra poi Emily Whitehead, la prima bambina a ricevere un'innovativa immunoterapia antitumorale, successivamente approvata (quest'anno) per l'uso negli Stati Uniti.

(Unioneonline/v.l.)
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