Sport e disabilità e il disagio diventa opportunità.

È il messaggio lanciato dal pluricampione mondiale di sci nautico e tecnico federale Jeff Onorato che, questa mattina ha incontrato gli studenti del Liceo sportivo di Porto Torres nella sala dell'Auditorium.

La sua vita è legata a un grave incidente di moto accaduto nel 1977 a soli 22 anni, quando un'auto lo investì e lo rese inabile con un braccio paralizzato e una gamba atrofizzata dopo l'asportazione di mezzo muscolo della coscia. Ma il giovane sportivo, già campione provinciale di pallavolo, velista e subacqueo, decide di continuare a fare sport estremi fino ad arrivare alle gare di sci nautico a piedi nudi.

"Sono qui oggi a parlare con voi studenti con un ruolo di grande responsabilità - ha detto Jeff Onorato - ed ho il privilegio di potervi raccontare qualcosa che possa aggredire le vostre menti, portandovi in un mondo straordinario dove il disagio equivale a un'opportunità. Non una disgrazia, perché la mente può elaborare tutto ciò che vuole".

Oggi non solo è campione mondiale nel campionato per disabili ma, si è classificato fra i primi 150 atleti europei "normalmente abili".

È appassionato della propria Isola La Maddalena dove spesso si diverte con la sua barca a vela ad immergersi nei meravigliosi fondali che circondano l'Arcipelago.

"Pensavo di volere dedicare la mia vita interamente alla vita sportiva - ha aggiunto Onorato - perché bisogna avere degli obiettivi e una ambizione nella giusta misura, così fare sacrifici diventa importante perché sono frutto di rinunce che ti permettono di acquisire la consapevolezza di quello che è in tuo potere: il potere di conquistare quello che si vuole".
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