Un giorno i compagni del corso universitario di filosofia teoretica dissero al docente della disciplina, il professor Pastore, di guardarsi da Antonio Gramsci perché non era che un gobbo. L'insegnante rispose loro che quel ragazzo sardo lo era, si, gobbo, ma che gobbo!.

L'episodio è servito a sei studenti dell'allora 3^C (oggi in quarta) del Liceo Azuni di Sassari come spunto per uno scritto dal titolo "Il gobbo di Ghilarza" che ha vinto il primo premio nella sezione riservata alle scuole superiori dell'ottava edizione del concorso Immaginando Gramsci" per l'anno scolastico 2019-2020, rivolto a tutte le scuole della Sardegna. Il testo è suddiviso in quattro capitoli, più un'introduzione e un epilogo.

Il primo capitolo ruota intorno al rapporto di Antonio con il fratello Gennaro. Il secondo sulla passione di Gramsci per gli studi linguistici e per la glottologia. Il terzo capitolo esplora il rapporto con le tre sorelle Schucht, una delle quali divenne sua moglie. Il quarto presenta la figura di Gramsci intellettuale a tutto tondo e propone un suo incontro immaginario con lo scrittore russo Lev Tolstoj, spesso nominato nei quaderni e nelle lettere. L'epilogo ricorda il peso che ebbe nella vita di Gramsci il "morbo di Pott", di cui egli soffriva, e racconta di Antonio che in punto di morte, peraltro in coincidenza con la sua scarcerazione, "dialoga" con la sua gobba e tira le somme della propria esistenza.

Gli studenti sono Enrico Corrias, Francesca Crobu, Claudia Mangano, Isabella Masia, Giorgia Obino, Miriam Serra, Cecilia Tanda e Gabriele Vargiu. Hanno partecipato al concorso guidati dalla loro insegnante di italiano, la professoressa Claudia Zichi.

Si sono aggiudicati buoni per un valore di ottocento euro da spendere per l'acquisto di libri e materiale didattico.

Il concorso è stato promosso dall'Associazione "Casa Natale A.Gramsci" di Ales, dall'Istituto Gramsci della Sardegna e dall'Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, con il supporto del "GramsciLab" dell'Università di Cagliari, con l'obiettivo di introdurre la figura di Antonio Gramsci nell'attività didattica delle varie scuole e di fare interagire i suoi scritti con le conoscenze degli studenti e le loro aspettative per il futuro.
© Riproduzione riservata