Grande successo per il progetto Life "Un Cervo Due Isole", un programma internazionale per la conservazione del cervo sardo-corso (Cervus elaphus corsicanus), sottospecie insulare del Cervo rosso europeo che, nella seconda metà del XX secolo, era scomparso dalla Corsica e rischiava l’estinzione anche in Sardegna: qui la specie si riduceva ad un minimo storico stimato in meno di 200 esemplari.

Un drastico declino dovuto all'intensa attività venatoria, agli incendi e alle trasformazioni del territorio per eventi naturali e azione antropica. L’impegno della Regione Sarda, in particolare dell’ex Azienda Foreste Demaniali (ora Agenzia Forestas) e del WWF Italia (attraverso il parco di Monte Arcosu) in passato avevano creato le condizioni per la conservazione nei tre areali storici dei Sette Fratelli, Sulcis ed Arburense: così la sottospecie ha potuto riprendersi numericamente e rioccupare territori sardi dai quali era scomparsa.

Con l'ultimo progetto si è reso possibile il ritorno della specie nell'area del Supramonte costiero Ogliastrino (Montarbu di Seui e aree limitrofe) e del Gennargentu, dove la specie mancava dalla prima metà del 1900, insieme all'ampliamento dell'areale della Corsica (grazie allo spettacolare trasporto di numerosi esemplari anche in elicottero).

Il progetto è stato promosso e portato a termine nell’arco di cinque anni dalla ex-Provincia del Medio Campidano (ora Sud Sardegna) in partnership con Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con l’ex Ente Foreste della Sardegna (ora Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell'Ambiente della Sardegna - Forestas) con il Parco Regionale della Corsica e l’ex Provincia dell’Ogliastra (ora Nuoro).

Il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Life+ .

(Unioneonline/D)
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