I tesori nuragici della Marmilla sono sempre più al centro delle ricerche internazionali.

Domani 9 novembre al McDonald Institute for Archaeological Research di Cambridge, alle 9 locali (ore 10 italiane) ci sarà una ulteriore occasione per presentare nuovi dati e porre nuove domande sui monumenti di vario tipo che caratterizzarono questo pezzo di preistoria sarda, coinvolgendo studiosi che attualmente lavorano in diversi progetti sull’Isola.

La giornata di studi è stata organizzata da Julia Gustafson e Gianbattista Marras, dottorandi di ricerca nell’università inglese. Il sardo Marras focalizza i suoi studi sui suoli e sugli antichi sedimenti per individuare tracce di antichi cambiamenti climatici e i rapporti del clima con le passate società sarde, mentre la dottoranda americana Gustafson analizza le influenze che opere monumentali come i nuraghi hanno avuto sulle comunità sarde sia durante che dopo la loro costruzione e il loro utilizzo.

“Monuments and monumentality in the prehistoric Mediterranean: perspectives from Sardinia” si terrà nella sala conferenze del Dipartimento di Archeologia e verrà trasmessa online sulla piattaforma Zoom.Oltre agli organizzatori, tra i relatori della giornata i sardi Mauro Perra, direttore del museo di Villanovafranca, Davide Schirru, dottorando a La Sapienza e Anna De Palmas, dell’Università di Sassari. Presente Emily Holt, archeologa e antropologa artefice di numerose ricerche sul nuragico della Sardegna, e tanti altri studiosi di caratura internazionale.

Pranu de Siddi (foto Scanu)
Pranu de Siddi (foto Scanu)
Pranu de Siddi (foto Scanu)

Invitato a rappresentare il territorio Marco Pisanu, sindaco di Siddi e presidente dell’Unione dei Comuni Marmilla. Non mancano i suoi ringraziamenti all’organizzazione: “Partecipo a questo evento consapevole che lo sviluppo dei nostri borghi passa attraverso la valorizzazione di questo inestimabile patrimonio e auspico che si possa aprire un percorso di collaborazione con la prestigiosa università di Cambridge che valorizzi le risorse culturali presenti a Siddi, ma più in generale quelle della Marmilla. Speriamo davvero che questa positiva esperienza si possa consolidare ed estendere a tutto il nostro territorio”.

La conferenza fa seguito alla Summer School tenutasi a Siddi nel mese di luglio, e che ha avuto come oggetto lo studio dei nuraghi presenti nell’altopiano, in particolare il nuraghe Conca 'e Sa Cresia a cui hanno partecipato dodici studenti provenienti da ogni parte del mondo e alcuni dei quali proprio dall'Università di Cambridge: “Sono rimasti estasiati del nostro patrimonio archeologico e naturalistico”, evidenzia Pisanu. Siddi è tuttora partner protagonista di progetti di ricerca sardo-americani nel suo territorio comunale, e in particolare nell’altopiano Su Pranu ‘e Siddi.

© Riproduzione riservata