Giuseppe Cristaldi torna in libreria con "Annamé, la madre dei pozzi": la presentazione a Sorso
Appuntamento al palazzo BaronalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal Salento una storia per riflettere ed emozionarsi, in un contesto profondamente legato alla Sardegna, tra riferimenti all'alluvione di Olbia e la "fascinazione della protagonista per il pensiero di Joyce Lussu" durante i moti del '68 a Lecce.
Giuseppe Cristaldi torna in libreria con "Annamé, la madre dei pozzi" (edizioni Besa Muci 2025), un'opera intensa che introduce un dibattito profondo e necessario sulla violenza contro il genere femminile, un tema di sempre più urgente attualità sociale. Dopo una serie di anteprime, il libro sarà presentato ufficialmente martedì 25 novembre — Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne — alle 18.30 negli spazi storici del Palazzo Baronale di Sorso.
La narrazione si distingue per la sua proposta inattesa e disincantata della risposta all'abuso. Cristaldi introduce un elemento di provocazione che invita a riflettere: l'idea che, nel frangente di ribellione, «quella stessa violenza possa essere respinta nell’immediato soltanto attraverso una risposta altrettanto violenta».
Quella di Anna, figlia del peccato, è la storia di una contadina coriacea nata al buio di una cantina, tra le privazioni e il senso di repulsione da parte di un universo che forse non avrebbe voluto vederla nascere. Appena venuta al mondo vede affibbiarsi unasillaba sul nome, per una tipica espressione del dialetto salentino: “Anna mena” significa "sbrigati, fai presto", ma anche “togliti di mezzo, non essere d’intralcio”. La ragazza disseppellisce le verità a cui ha diritto, e scava pozzi profondi che a tratti la ingoiano, altre volte la sputano fuori con violenza indicibile.
La trama si snoda anche attraverso personaggi simbolici come il fabbro dal nome sardo, Nanneddu, una delle figure positive della trama, e poi le inspiegabili coincidenze che spesso ci accompagnano nel corso dell’esistenza. Anche la storia dell’autore è già di per sé curiosa e inconsueta.
Noto per i numerosi successi editoriali, in particolare per Macelleria Equitalia, ha scelto di trasferirsi in Sardegna, dove vive e lavora. Cristaldi è passato da giovane elettricista a scrittore affermato, imponendosi nel panorama editoriale con “La versione di C.”, biografia di Cristiano De André (tre ristampe e presentazione al Salone del Libro di Torino). Ha fatto discutere già nel primo romanzo, "Storia di un metronomo capovolto"(sulla strage di Bologna), un volume impreziosito dalla prefazione di Franco Battiato. La particolare sensibilità verso i più deboli, è crescita per l’attività di receptionist in una Rsa che si occupa dipersone con demenza e Alzheimer. Tra le altre opere “Un rumore di gabbiani - Orazione per i martiri dei petrolchimici”, “Drammaturgia degli Invissuti”, “Attenti al cane”.
