Gli Alleati erano a conoscenza dell'Olocausto almeno tre anni prima della fine della seconda guerra mondiale e della chiusura dei lager.

A rivelarlo è il dossier delle Nazioni Unite sui crimini di guerra nazisti, desecretato questa settimana dall'Onu e messo per la prima volta a disposizione del pubblico in una biblioteca di Londra.

Si tratta di decine di migliaia di documenti, contenenti verità che - secondo gli esperti - "potrebbero riscrivere la storia".

Una di queste è proprio la questione della Shoah.

Gli Stati Uniti, l'Unione sovietica e la Gran Bretagna non avrebbero scoperto l'Olocausto dopo la liberazione dei campi di concentramento, come si legge sui libri, ma prima.

Lo dimostra, tra i vari documenti, un discorso di sir Anthony Eden, segretario per gli Affari esteri inglese, tenuto davanti al Parlamento nel 1943: "Le autorità tedesche - si legge negli appunti - stanno portando avanti il sistematico genocidio degli ebrei".

I primi a chiedere giustizia per quei crimini, si scopre ancora tra le carte, furono la Cina e la Polonia, e non le forze alleate.

I documenti raccolgono anche accuse a persone mai processate, in tutto 37mila: tra queste c'è il dentista dei campi di sterminio, che sceglieva chi giustiziare sulla base di quanto oro avesse in bocca.
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