Nessuno sconto per Oskar Groening, il "contabile" di Auschwitz, accusato in Germania di complicità nel genocidio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

La Corte di Cassazione di Berlino ha confermato nei suoi confronti la condanna a 4 anni di carcere, inflittagli nel luglio 2015.

Groening, 95 anni, era stato responsabile, tra il 1942 e il 1944, della selezione e del conteggio del denaro sottratto ai deportati nel campo di concentramento nazista.
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