Un patrimonio archeologico inestimabile da far conoscere con efficacia. Il sapere e la comunicazione sono connessi nelle due giornate di studi organizzate dal Circolo culturale Aristeo e la Società Astronomica Turritana.

Domani prende il via alle 9.30 nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia l'ottava edizione de "La misura del tempo". Sabato 30 è invece la Sala convegni della Fondazione di Sardegna ad ospitare la terza edizione di "Divulgare la scienza".

Tra i relatori di domani Alberto Scuderi e Ferdinando Maurici, che presentano "La valle dei menhir di Cerami (Enna)". Di "Astronomia e agricoltura nell'antichità" si parla invece con Elio Antonello dell'Osservatorio Astronomico di Brera- Inaf. "Tracce di astronomia nei monumenti e manufatti di Roma" è l'intervento di Nicoletta Lanciano dell'Università "La Sapienza" di Roma.

La Sardegna protagonista con l'esposizione di Simonetta Castia e Michele Forteleoni coi dati preliminari sugli "Orientamenti archeoastronomici nel complesso archeologico di età nuragica di Romanzesu a Bitti", a cura del Circolo culturale Aristeo e della Società Astronomica Turritana, mentre gli "Aspetti metrici e geometrici del complesso di Gremanu a Fonni" sono affidati a Flavio Carnevale e Marzia Monaco dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Tra gli argomenti del pomeriggio, l'archeologa Valentina Leonelli con le considerazioni in merito agli "Edifici a pianta rettangolare del Bronzo medio in Sardegna" e Anna Depalmas dell'Università di Sassari con "Eroi, demoni e tesori: Abini, archeologia di una scoperta".

Sabato alle 10 nella Fondazione di Sardegna da segnalare Emilio Molinari dell'Osservatorio Astronomico Cagliari - Inaf, col tema "Esopianeti, alla ricerca di un gemello della Terra", Gian Nicola Cabizza dell'AIF con la "Divulgazione scientifica e didattica delle scienze con Lucrezio", e Simonetta Castia e Stefania Bagella con la relazione "Vivo come una statua. Itinerari culturali in città", inerente iniziative realizzate dal Circolo culturale Aristeo.
© Riproduzione riservata