Certifica la qualità dei servizi, ma anche la qualità della vita, un impatto ambientale positivo e una grande ricchezza naturalistica. È la Carta europea del turismo sostenibile riconosciuta al Parco Nazionale dell'Asinara, insieme ad altri sette parchi in Italia. Un traguardo raggiunto dopo un lungo percorso di accreditamento internazionale che ha consentito all'isola parco di ottenere il prestigioso riconoscimento della Cets delle aree protette, entrando ufficialmente a far parte della federazione pan-europea Europarc. La cerimonia di consegna del diploma, se l'emergenza sanitaria lo permetterà, è in programma l'1 luglio 2021 a Sabugal, in Portogallo, nel corso del prossimo Ects Network Meeting. Una scelta portata avanti dall'Ente, e condivisa dal ministero della Transizione Ecologica, che ha finanziato tutte le azioni di accreditamento e con la Federazione Italiana dei Parchi, ma anche dagli operatori economici e dai comuni di Porto Torres, Stintino e Castelsardo.

"Aderire alla Carta significa acquisire una visibilità a livello europeo" hanno detto Gabriela Scanu e Vittorio Gazale, commissario e direttore del parco, "ma soprattutto impegnarsi pubblicamente a lavorare insieme al territorio dell'area vasta per nuove opportunità economiche, migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi, aumentare la soddisfazione dei visitatori".

La Cets, che ha validità cinque anni e quindi rinnovabile, è basata su 5 principi che tutti i partecipanti al processo sottoscrivono e che ispirano le azioni dell'atto riconosciuto. Inoltre i candidati Cets devono soddisfare 10 temi e 50 azioni chiave per la destinazione turistica dell'Asinara e il suo Golfo.
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