«Occorre essere consapevoli dei rischi legati alle speculazioni contro l’ambiente. Tema più che mai attuale di fronte ai progetti con i quali si vuole riempire il territorio di grandi impianti che non sono compatibili con il rispetto e la tutela del contesto naturale. Si tratta di mettere in atto un meccanismo legislativo, come è successo per la legge salvacoste, per bloccare tutti i progetti che mettono a rischio il paesaggio sardo e la nostra economia futura».

Lo ha detto la presidente del comitato tecnico scientifico per l’insularità Maria Antonietta Mongiu all’incontro che si è svolto nella sala Giorgio Pisano de L’Unione Sarda a Cagliari sul tema “SarDegna, percorso praticabile per un’insularità consapevole”.

Il confronto, a cui hanno preso parte studiosi ed esperti, ha preso le mosse dal libro “Buongiorno SarDegna” dell’editore de L’Unione Sarda Sergio Zuncheddu.

L’incontro è stato moderato dal direttore editoriale Lorenzo Paolini. L’attrice Lia Careddu, con le sue letture, ha richiamato i temi del volume.

Non solo il passato e il presente con la zavorra della dipendenza dal “Continente”, che condiziona la crescita e determina «una condizione di sottosviluppo», ma anche il futuro, con l’agenda delle cose che si potrebbero fare.

Sergio Zuncheddu ha ribadito che «l’ambiente è un tesoro che non possiamo scalfire. Un’eredità da trasmettere alle future generazioni. È la risorsa più importante di un’Isola che deve essere in grado di gestirla con premura e attenzione».

Sono intervenuti anche lo storico Marco Pignotti, l’architetto e storico dell’arte Franco Masala, l’avvocata Rita Dedola, Gian Valerio Sanna, assessore all’Urbanistica nella Giunta guidata da Renato Soru, e Giuseppe Biggio, già responsabile del servizio di pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione.

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