Una mostra che "profuma di buono", sia per la tipologia di opere in mostra e che reinterpretano uno dei cibi cardine della tradizione italiana, il pane, secondo la vena creativa di designer, artisti, chef e scrittori, sia per la destinazione di alcuni proventi, a favore delle fasce più povere della popolazione e che ogni giorno, il pane in tavola, non sempre riescono a metterlo.

Enzo Cucchi, foto Andrea Boyer (La Triennale)
Enzo Cucchi, foto Andrea Boyer (La Triennale)
Enzo Cucchi, foto Andrea Boyer (La Triennale)

Arriva dal 5 dicembre alla triennale di Milano (fino al 13 gennaio 2019) "Buoni come il Pane", multiforme rassegna su uno degli emblemi della socialità, elemento di grande valore simbolico che esprime tradizione, arte, manualità, condivisione e spirito di comunione.

Claudio Sadler, foto Andrea Boyer (La Triennale)
Claudio Sadler, foto Andrea Boyer (La Triennale)
Claudio Sadler, foto Andrea Boyer (La Triennale)

Venti artisti e designer italiani di fama internazionale e dieci famosi chef hanno ideato trenta nuovi, inaspettati, pani. E ad essere esposte in mostra sia le versioni ceramiche, sia le loro versioni edibili.

Ad accompagnare la rassegna anche i testi a tema di dieci scrittori - fra gli altri anche Michela Murgia - e un'immagine emblematica firmata da Oliviero Toscani.

Alessandro Guerriero (foto La Triennale)
Alessandro Guerriero (foto La Triennale)
Alessandro Guerriero (foto La Triennale)

La rassegna arriva in occasione dei 120 anni dell'associazione Pane Quotidiano Onlus, cui saranno anche destinati i proventi di una lotteria benefica organizzata in occasione di un gala dinner di beneficenza che apre, martedì 4 dicembre, l'evento.

(Unioneonline/v.l.)
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