«Da dove veniamo, dove siamo, dove possiamo andare»: nodi fondamentali, su cui i sardi devono riflettere per «rialzarsi» e ridare alla propria terra un’identità. E proprio questi temi sono stati al centro dell’ultima presentazione di “Buongiorno SarDegna”, il libro di Sergio Zuncheddu, editore de L’Unione Sarda, andata in scena a Posada sabato sera. 

Nel corso dell’evento Zuncheddu ha dialogato con il giornalista Giorgio Fresu e con il pubblico, analizzando le cause del mancato sviluppo della Sardegna, terra dalle enormi potenzialità, ma troppo spesso sfruttata e abbandonata dai “saccheggiatori” di turno, tra servitù militari e indesiderate pale eoliche. 

«Per quale ragione abbiamo la metà del reddito pro-capite di quelle regioni più evolute o avanzate economicamente, penso alla Lombardia?» ha chiesto l’imprenditore originario di Burcei al variegato parterre. Solo una delle tante storture e diseguaglianze al centro della riflessione e dell’opera di Zuncheddu. Un libro che instilla orgoglio, mentre aiuta a ripensare il futuro di una regione magica, zeppa di opportunità da cogliere

© Riproduzione riservata