Non solo mare per i tanti turisti in arrivo in Sardegna.

Ad attirare i vacanzieri, e non solo nei mesi estivi, sono anche i siti archeologici.

Prova ne sono i dati dell'Alto oristanese, ricco di monumenti archeologici.

Tre su tutti si impongono per i numeri che fanno registrare: il pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino,il nuraghe Losa ad Abbasanta e le antiche terme romane a Fordongianus.

IL POZZO SACRO DI SANTA CRISTINA - A Paulilatino il parco archeologico nel 2016 è stato visitato da 42.074 persone di cui una percentuale che oscilla tra l'8 e il 10% ha visitato anche il museo Palazzo Atzori, entrambi gestiti dalla coop Archeotour.

Ulteriore incremento quest'anno: 24.290 visitatori sino a luglio. Italiani e stranieri se la giocano alla pari. Per gli stranieri forti presenze di francesi, abituali i tedeschi.

Buona anche la percentuale di inglesi e quest'anno anche arrivi da Australia, Indonesia e Giappone. E proprio all'Oriente guarda l'Archeotour: "Speriamo di poter costruire un ponte con questa parte del mondo. Recentemente abbiamo ricevuto la visita di un Tv giapponese e ci sono dei contatti - spiega il presidente Massimo Muscas -.Siamo attivi da trent'anni. All'inizio ci guardavano in modo strano per questa nostra idea. Ora i dati parlano chiaro: abbiamo superato le 40mila presenze. Stiamo lavorando per aumentarle. Con l'Unione dei comuni del Guilcier abbiamo partecipato alla mostra ad Olbia, siamo presenti con le nostre brochure informative in varie manifestazioni, in contatto con strutture alberghiere ed aeroporti ".

IL NURAGHE LOSA - Risultati più che positivi anche per il nuraghe Losa ad Abbasanta: oltre 20mila presenze l'anno.

"Nel 2016 abbiamo avuto un aumento e continuiamo a confermarlo anche nel 2017. I primi mesi sembravano in sordina, poi dopo Pasqua abbiamo recuperato", spiega Patrizia Carta presidente della Paleotour che gestisce il sito. Tanti i turisti anche stranieri, in particolare francesi ed inglesi.

"La scelta di Losa - prosegue Carta - nasce dal fatto che è uno dei monumenti più rappresentativi della Sardegna, dalla posizione strategica a ridosso della 131 e dalla possibilità di poterlo visitare in maniera modulare: c'è chi desidera una visita guidata, chi autonomamente. Anche gli eventi in notturna organizzati in occasione del plenilunio consentono di visitare il momento quando le persone rientrano dal mare".

LE TERME ROMANE DI FORDONGIANUS - A Fordongianus a gestire i siti è la coop Forum Traiani.

Nel 2016 tra terme romane e Casa aragonese si sono registrate 7119 presenze, altre 1.392 per la chiesa di San Lussorio, 5.701 ai bagni termali.

Tra gli italiani, oltre ai turisti sardi (il 58%), soprattutto presenze dalla Liguria, dal Lazio, dall'Emilia Romagna e dalla Toscana.

Tra gli stranieri anche in questo caso tedeschi e francesi. In linea con lo scorso anno il 2017.

"Speriamo di poter potenziare la nostra ricca offerta, che oltre ai siti archeologici comprende laboratori didattici, con il percorso storico- culturale e la visita all'anfiteatro di Forum Traiani che è in questo momento solo il secondo in Sardegna scavato dopo quello di Cagliari", afferma la presidente Pina Vacca.

Denominatore comune alle tre realtà il lavoro in rete, da tutti ritenuto la carta vincente.
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