Una rilettura originale di alcuni brani del romanzo inchiesta di Giuseppe Fiori "Baroni in laguna", accompagnata dalla colonna sonora originale dei musicisti Juri Deidda, al sax tenore, e Andrea Congia, alla chitarra classica.

L'attore Nunzio Caponio ha prestato la sua magnifica voce a un capitolo spesso dimenticato della storia recente della Sardegna: la rivolta dei pescatori dello stagno di Cabras contro il potere baronale, per la rivendicazione dei propri diritti.

All'Hospitalis Sancti Antoni di Oristano è andato in scena il secondo appuntamento della "Casa di Suoni e Racconti", realizzato nell'ambito della rassegna "Significante - Segni e Simboli", alla decima edizione, che esplora la letteratura sarda di ieri e di oggi traducendola in opere musico-teatrali.

Il libro inchiesta di Giuseppe Fiori è diventato così uno spettacolo di narrazione, con musiche di scena per la produzione della compagnia "Teatro del Segno". In apertura dell'incontro, nella serata di ieri, la partecipazione straordinaria de Sos Tenores di Neoneli, all'anagrafe Tonino Cau, Peppeloisu Piras, Angelo Piras, Roberto Dessì, Ivo Marras, e dell'organettista Tore Corda, con la riproposizione in diverse versioni dell'inno dei sardi contro la tirannia.

Prossimo appuntamento il 25 maggio, sempre all'Hospitalis Sancti Antoni, con "Il cinghiale del diavolo", di Emilio Lussu. Il primo giugno sarà invece la volta di "Un anno sull'altipiano", sempre di Lussu. Tutte le serate prevedono la partecipazione straordinaria de Sos Tenores de Neoneli e dei loro canti.
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