Una sede d'eccezione per un'esposizione dalla grande originalità: arriva all'Università Bocconi di Milano "Asino vola", rassegna dedicata all'artista sardo Antonello Cuccu e realizzata per le cure di Elena Pontiggia.

Visitabile fino a venerdì 11 gennaio 2019, è una mostra insolita per uno spazio altrettanto insolito: ad accoglierla sarà infatti la sala ristorante dell'Ateneo di via Sarfatti 25.

Nel percorso espositivo il lavoro di un artista sempre in bilico tra sapienza artigianale, ostentata nelle forme e nei materiali, e concettualismo estremo e raffinato. Le opere sono realizzate con il supporto dei consueti compagni di viaggio, Terrapintada per la parte ceramica, Artigianato&Design per la falegnameria, Mario Garau e Franca Carta per la tessitura, Pasquale Dessolis per la fabbriceria e Fabio Genova per gli allestimenti.

Antonello Cuccu parte da un paradosso, da una menzogna lessicale utilizzata spesso per indicare, nel parlare comune, un fatto assurdo a cui si dà credito, passando, inevitabilmente, per creduloni: l'asino vola, appunto. Ma se nella realtà vedere un asino volare è impossibile oltre che simbolo di dabbenaggine, nel mondo dell'arte - supportato, in questa lettura, da diverse teorie psicanalitiche - l'asino in volo è ciò che i più non sanno, non possono o non vogliono vedere.

All'archetipo dell'asino è affiancata, pertanto, la metafora del volo che altro non è se non l'essenza stessa dell'arte e del fare artistico.

"L'arte rende possibile l'impossibile - scrive Elena Pontiggia nella presentazione del catalogo che accompagna la mostra - e ciò che più conta, rovescia i luoghi comuni, smaschera le falsità in cui siamo immersi, capovolge i rapporti di potere, ma anche i nessi della logica".

"Con l'eros si vola - spiega l'artista - con l'arte si vola, nella dimensione del sacro si vola".

Il volo dell'asino è, dunque, l'impossibile che si concretizza nella dimensione del fare e del pensare artistico ma è, allo stesso tempo, anche la pulsione sessuale che anela a farsi liberare.
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