L'influenza esercitata dalle civiltà nuragica e prenuragica esplose a metà del Novecento in una vasta produzione di opere di pittura, scultura, design e artigianato che varcarono i confini nazionali. È stata inaugurata questa mattina nel Padiglione Tavolara di Sassari la mostra “L’Onda nuragica. Arte, artigianato e design alla prova della preistoria”, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri.

La mostra, organizzata dalla Fondazione Nivola, propone ben 120 pezzi grazie alla sinergia con Comune di Sassari, Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Polo Museale Regionale della Sardegna, Università di Sassari, e al supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.

Una sala della mostra (foto G. Marras)
Una sala della mostra (foto G. Marras)

Una sala della mostra (foto G. Marras)

 

Suggestivo anche l'allestimento che ha creato delle sale a forma circolare di capanna e nuraghe con listelli di legno. Dalle scoperte di Giovanni Lilliu all'internazionalizzazione dell'arte sarda promossa da Costantino Nivola. Ausonio Tanda occupa coi suoi quadri un'intera sala. Esposte alcune ceramiche dei fratelli di Bosa Federico e Melkiorre Melis, di Giuseppe Silecchia, sassarese adottato, e Gavino Tilocca, sassarese doc.

Una parte dell'esposizione (foto G. Marras)
Una parte dell'esposizione (foto G. Marras)

Una parte dell'esposizione (foto G. Marras)

Non mancano i tappeti: uno di Maria Lai e diversi, imponenti e coloratissimi, a tema nuragico, dell'architetto milanese Aldo Rossi, nati da una collaborazione con ARP Studio e realizzati da Mariangela Cubadda e le Tessitrici di Zeddiani.

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